In questo periodo non avendo grande modo di viaggiare, ho deciso di introdurre un nuovo format nell’ormai consolidato CHEAP FRIDAY! Come? Facendo parlare voi! Quest’oggi ho intervistato un mio caro amico, di recente stato in Portogallo,più precisamente a PORTO, ed ho deciso di porgli qualche domanda per dare sfogo alla mia insana curiosità…spero possa esservi utile e buona lettura!
Caro Ale, ti spiacerebbe dirci come avete scelto la meta?
Doveva essere un posto caldo, quindi Sud Europa.
Sofia voleva molto venire in Portogallo, Caterina era già stata a Lisbona, quindi Porto
Se potessi scegliere, dimmi 3 must da fare in città
Visitare una cantina di Porto, noi abbiamo visto la Sandeman, la consigliamo
Palacio da Bolsa, gli interni sono molto belli e caratteristici
Ponte Dom Luis I, progettato da un allievo di Eifel
Ci suggeriresti di visitare a piedi o meglio i mezzi pubblici?
Noi l’abbiamo girata a piedi, l’alloggio era in centro per cui non abbiamo avuto problemi. Volendo Porto ha molti tram e 6 linee metro Comunque si può girare tranquillamente a piedi, è molto su e giù, ma è abbastanza raccolta.
Ci sono dei locali / cibi tipici che consigliereste?
Bachalau
Pasteis de Nata
Sardinas
Porto
Dopo tutti questi punti di forza, qualcosa non all’altezza delle vostre aspettative?
Il meteo molto variabile, pioggia sole pioggia sole, la prima sera è arrivata anche la nebbia
Dicono tutti che il Portogallo sia caro? Ritieni sia economicamente sostenibile?
Assolutamente sì, anche se i musei non erano gratuiti per gli studenti come invece a Madrid. Solo sconti.
Beh che dire, spero che questo breve resoconto del viaggio di Alessandro possa esservi servito per qualche spunto, io rimango a super disposizione per ulteriori consigli!
Una DOMENICA FUORIPORTA alternativa vi propongo oggi! Vi ho ormai abituati all’arte, ai giretti in città più o meno conosciute… Ma non posso non portarvi in periodo di saldi all’Outlet di Noventa di Piave! Certo, per una sbrindola come me è una sofferenza passare una intera giornata a guardare vetrine e provare vestiti (a me che non ci sia il diluvio universale, in quel caso si 😂😅), ma la particolarità sta nella centralità del luogo! Perché dopo una mattinata a caccia di offerte ed un veloce pranzetto al sacco ci si può dirigere verso la reale meta del nostro appuntamento, ossia CAORLE 🎉😍 Si tratta di una piccola cittadina di mare in provincia di Venezia, caratteristica per le sue belle case colorate ed il Santuario a punta, a separare la spiaggia di Ponente da quella di Levante. Piccola curiosità, in seguito alla violenta mareggiata del 1727, che aveva inondato l’intero abitato limitrofo, la chiesa rimase miracolosamente all’asciutto, e da lì diventò una famosa meta di “pellegrinaggio”!
Ideale per trascorrere una giornata in famiglia, ma anche un tranquillo pomeriggio passeggiando sul lungomare e guardando poi le vetrine (se non vi fosse bastato Noventa😝) e rifocillarvi con il classico odore di “freschin”, termine veneto non definibile in altro modo per esplocare il sapore del mare😂😂 Non ho luoghi di ristori da consigliarvi come privilegiati, chiaramente la cucina di pesce è ottima, ecco se siete celiaci e non siete fish lovers magari optate per un picnic.. Ma insomma nella vita bisogna anche adattarsi🐟😋
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Cari amici viaggiatori, visto il grande entusiasmo con cui mi avete seguita su Ig, ho deciso di condividere, e perché no, anche di fornirvi qualche spunto per un tour estivo nelle splendide Marche!
Premetto che sino a poco tempo fa non avevo per nulla conoscenza di questa terra, credevo infatti di aver fatto una scelta furbissima scegliendo questa regione per le mie vacanze…bene, rivivrete con me alcuni momenti di grande angoscia ,stress e poco relax!
Cominciamo col dire che senza dubbio abbiamo programmato un ITINERARIO FLESSIBILE, soprattutto per non lasciarci sorprendere da eventuale maltempo,traffico e disguidi vari. Vi lascerò allegate anche le foto che avevo reperito in rete, e che ci avevano particolarmente convinti, per poi aggiungere qualche scatto fatto proprio da me!
(Ogni tanto ci facciamo vedere anche noi 🙂 )
Siete pronti? Mettetevi comodi, carta,penna e birretta alla mano e buona lettura!
DOMENICA 16 AGOSTO: giorno della partenza!
Mi raccomando, scegliete sempre con cura l’orario della partenza, mettete in conto di:
– rendersi conto 5 min dopo essere partiti di aver dimenticato qualcosa
– incolonnarvi in area Bologna-Rimini per circa un’oretta
– dover fare pipì nei momenti sempre meno opportuni
Una volta appurate e superate queste cose, il mio consiglio,che per noi ha funzionato alla grande, è stato quello di fare una tappa intermedia a GRADARA prima di raggiungere Ancona. E’ il piccolo borgo celebre di Paolo e Francesca,a confine con l’Emilia Romagna. Ci sono ampi parcheggi gratuiti ai piedi della città, in 5 minuti si entra in città e per i più intellettuali vi è la possibilità di visitare il castello (merita molto, un sacco pittoresco). Chi non avesse voglia o tempo, può comunque trascorrere il tempo a guardare le diverse bancarelle, perlopiù enogastronomiche (io ho visto tantissimi oggetti di Harry Potter ovunque, e sinceramente non ne ho capito il motivo).
Vista dal castello di Gradara
Se capitate lì durante l’orario del pranzo, di certo non vi mancherà la scelta, mi permetto di consigliare il Ristorante Osteria La Botte,dove abbiamo gustato degli ottimi piatti locali,al fresco e cullati dalla gentilezza e simpatia del personale!
Terminata la pausa è ora di partire alla volta di ANCONA…già ce l’eravamo messa via che nella spiaggia di Mezzavalle non saremmo riusciti ad andare, A.perchè non avevamo prenotato (che in tempi di COVID non farlo ci ha fatto guadagnare il premio per lo sveglione d’oro) e B.perchè fare le corse per stare in spiaggia un’ora esagerando sarebbe stato eccessivo.
Centro storico di Ancona
Vi lascio comunque le mini info che avevamo reperito noi circa questo stabilimento, se ci siete andati o andrete fatemelo sapere!!
COME ARRIVARCI?
Si trova a 13 minuti di macchina da ANCONA
Ci sono 2 sentieri che richiedono una 20 di minuti e scarpe adatte!
foto rigorosamente presa dall’internet,mi scuso per la bad bad quality
…Comunque a collassare sul letto appena arrivati presso l’Hotel Europa siamo stati bravissimi, benedetta la volta che abbiamo scelto di prenotare con l’opzione di mezza pensione!
LUNEDI’ 17 AGOSTO: direzione PORTONOVO!
Partiamo carichissimi, con una super colazione nel pancino alla volta della spiaggia di Portonovo! La strada per arrivarci è incantevole, paesaggi mozzafiato, noi super rilassati perché dal sito ci segnalavano che non fosse obbligatoria la prenotazione infrasettimanale…il tutto è durato molto poco!
Arrivati al parcheggio (euro 5 per tutto il giorno) ci dicono di raggiungere un piazzale poco più avanti,all’incirca 200m, per prendere una navetta gratuita che ci avrebbe portato alla spiaggia. Giunti in loco, troviamo degli steward che ci fanno notare che bisognava prenotare, in maniera molto garbata
Presi un attimo dallo sconforto (probabilmente abbiamo fatto pena) ci diamo alla risalita,al che una dei due addetti ai controlli ci fa strada verso la Pineta, zona neutra dove saremmo potuti stare senza problemi… e ci ha condotti diretti in Paradiso !! alla fine nel male, non poteva andarci meglio!
baia di Portonovopiccolo sguardo sulla Vela
Abbiamo trascorso lì tutto il giorno, tra tuffi e peripezie abbiamo portato a casa il risultato…anche se la nostra insaziabile voglia di scoprire nuove meraviglie non era stata saziata. E quindi secondo voi cosa abbiamo fatto?
… Anzichè ripercorrere la stessa strada dell’andata per tornare ad Ancona, abbiamo fatto un percorso panoramico tra le colline, fino ad approdare nella bella Osimo (che tutti senza dubbio ricorderete per il celebre trattato firmato nel 1975)
MARTEDI’ 18 AGOSTO: Riusciremo ad arrivare alla Spiaggia di San Michele?
Ragazzi, c’è da dire che con i tempi che corrono un po’ di caos lo avevamo messo in preventivo, ma non di certo l’ansia per la prenotazione del posto in spiaggia!
Dopo la gran fregata di lunedì, la sera stessa mi sono connessa sulla fedelissima appSirolospiagge per accaparrarmi un posto per il giorno successivo…beh, gli accessi aprivano alle 20, alle 20:05 avevamo già esaurito tutti i posti disponibili, che fortuna!
Ci svegliamo quindi rilassati e pronti per diventare delle aragostine (dovete sapere che io e la mia dolce metà d’inverno riflettiamo la luce con il nostro bianco candore), partiamo alla volta di Sirolo. Ancora una volta parcheggiamo poco fuori il paese (euro 5 all day everywhere) e ci incamminiamo sul sentiero 304, che si prende dal Parco della Repubblica, proprio in centro a Sirolo. La discesa non è stata tanto impervia quanto la salita, ma consiglio personale, munitevi di scarpe adatte, le infradito riservatele alla spiaggia! Ci siamo sollazzati fino a pranzo, affrontato feroci meduse,cavalcato le onde,direi che una sobria grigliatina di pesce anticipata da una tagliatella di seppia ce la siamo proprio meritata! La vista dal Ristorante Da Silvio poi era a dir poco fe-no-me-na-le…quanto l’attesa per accomodarsi al tavolo, ma per essere l’unico ristorante in zona, non ci è pesato più di tanto!
non si vede moltissimo, ma c’era troppa gente e mi seccava immortalarla
MERCOLEDI’ 19 AGOSTO: giorno di pausa dal mare!
Come già anticipato,noi amiamo le visite e le gite fuoriporta, pertanto abbiamo strutturato la giornata così:
Mattina alle GROTTE DI FRASASSI: ingresso adulti euro 18, che comprende parcheggio,visita guidata e navetta per raggiungere le grotte, ridotto euro 15 (per noi universitari eheheh)
Devo dire che è stata una passeggiata sotterranea incantevole, a tratti impegnativa per me che ho la pressione sotto ai piedi, ma sono sopravvissuta! Per i bambini soprattutto lo consiglio perché sarà una esperienza unica ed emozionante
Pomeriggio: visita del borgo di Recanati e poi “sopralluogo” (capirete poi il perché del mio sarcasmo) a Porto Recanati
In questo ci prendiamo la colpa di essere stati un po’ unconventional, perché abbiamo deciso di non visitare la casa di Leopardi,preferendo di gran lunga passeggiare per la cittadina, scattando mille fotografie, in libertà e senza fretta…anche perché le opinioni piuttosto contrastanti non ci hanno di certo motivati all’acquisto del salato biglietto
Porto Recanati ci ha sorpresi, la spiaggia è molto vasta, attrezzata in maniera ottimale, anche con ampi spazi di spiaggia libera e con numerosi chioschi dove sorseggiare e stuzzicare qualcosa…chissà se ci torneremo uno di questi giorni!
Particolare della Cattedrale di San Floriano
GIOVEDI’ 20 AGOSTO: verso le Due Sorelle!
Prima di raccontarvi come è andata,segnatevi assolutamente questa cosa; PRENOTATE PER TEMPO! Io per prenotare 2 posti in traghetto per giovedì alle 9:30 (con rientro alle 12:30, non lo abbiamo deciso noi, ma per limitare l’afflusso di persone questa era la regola) mi sono attaccata al telefono LUNEDI’. E’ poi richiesto il pagamento in contanti ed il costo è di euro 25 a capoccia, per carità non poco, ma per la meraviglia del luogo che si raggiunge, la purezza dell’acqua e lo spazio incontaminato, li ha valsi tutti
Unico grande consiglio, ragazzi munitevi di crema solare ad alta protezione, se siete mozzarelline non abbiate paura di sfoggiare la 50, lì il sole picchia e se vi scottate poi soffrite!
La partenza è dal Porto di Numana, dotato di un ampio parcheggio a pagamento con tariffa oraria
(noi per lasciarla lì tutto il giorno abbiamo pagato euro12), quindi nemmeno scomoda come soluzione
Per il pomeriggio abbiamo scelto di non spostarci e di appostarci nella spiaggia di Numana Alta, libera e che grazie a Dio non richiedeva la prenotazione. Abbiamo mollato gli asciugamani e poi abbiamo fatto una luuuuunga passeggiatina passando per le spiagge Del Frate e Urbani,molto turistiche e frequentate, impossibili da prenotare!
Lungomare della spiaggia di Numana Alta
La giornata non ci aveva provati tantissimo quindi la sera abbiamo deciso di trascorrerla a Numana, un borghetto delizioso (a noi è piaciuto molto di più rispetto a Sirolo!!), ricco di gente,mercatini,musica in piazza, e deliziosi gelati da passeggio!
Piccolo spoiler: ci è piaciuta talmente tanto che siamo tornati anche il giorno dopo
VENERDI’ 21 AGOSTO: ma è già l’ultimo giorno?
Eh è proprio vero, quando si è prossimi alla partenza i giorni sembrano interminabili,una volta arrivati in vacanza il tempo vola ed è subito ora di ripartire!
Memori delle fatiche per le prenotazioni dei giorni precedenti,abbiamo deciso di trascorrere il pomeriggio in spiaggia a Porto Recanati, mentre dedicare la mattina ad un viaggetto panoramico passando per CAMPOCAVALLO, CASTELFIDARDO (la città della fisarmonica) e LORETO!
Santuario della Madonna di Loreto, protettrice degli Aviatori
Quest’ultima ci ha veramente entusiasmati, il Santuario è maestoso, c’è stata un po’ di fila da fare (ingresso gratuito), ma non avevamo troppa fretta dal momento che ci eravamo tenuti abbastanza larghi nella sosta parcheggio. Oltre al Santuario poi il paese pullula di negozietti tipici ed altrettanti acchiappaturisti sempre pieni di clienti pronti ad acquistare i canonici regalini da portare alle famiglie!
Devo ammettere che siam arrivati a Porto Recanati molto affamati, non abbiamo saputo proprio resistere al “Diavolo del Brodetto” quando la deliziosa titolare ci ha proposto delle tagliatelle allo scoglio ed una fresca frittura di pesce (come saprete io son celiaca, ma mi sono immolata per l’umanità, conosco i miei limiti ma era troppo bona!)
Il pomeriggio è poi trascorso in totale tranquillità, verso ora di cena siamo rientrati in albergo e poi abbiamo salutato le Marche per l’ultima volta con una passeggiatina serale nella bella Numana!
Che dire fanciulli,io spero con la mia piccola guida di essere stata sufficientemente esaustiva, ma soprattutto di avervi trasmesso almeno una punta della meraviglia di queste terre, poco conosciute e pubblicizzate, ma senza dubbio spettacolari, dai paesaggi fino alla cortesia e simpatia delle persone conosciute!
Se avete modo e tempo, non disprezzatele!!
e sempre se avete voglia,continuate a seguirmi nelle mie pazze avventure! Su instagram mi trovate come aspassoconvale ….VI ASPETTO!!!
Ciao a tutti viaggiatori! Vi ho fatto aspettare tanto per un nuovo CHEAP FRIDAY, me ne rendo conto, ma mi ci è voluto del tempo per poter recuperare informazioni,ricordi e foto, e quindi per potervi dare dei consigli pratici ed utili su BERLINO!
Facciamo un piccolo salto nel tempo all’ormai lontano 2016,quando io e le mie storiche amiche (con le quali ho condiviso quasi tutti i miei viaggi) decidiamo di prenderci 3 giorni per visitare Berlino.
Come in ogni nostro viaggetto,ci siamo equamente divise i compiti: due di noi si occupano dell’alloggio, le altre due si devono divertire su skyscanner per trovare voli a prezzi convenienti ed orari non strampalati! Non è stato così difficile, su Booking.com abbiamo selezionato un ostello in pieno centro.
N.B: se siete delle persone schizzinose,sappiate che la concezione di Jugendherberg in Germania è molto differente dal nostro stereotipo di ostello; lì sono dei luoghi di aggregazione,spartani alcuni,ma molto confortevoli, dove fare nuove conoscenze e perchè no, impratichire il proprio inglese!
Ma veniamo al dunque… Giunte all’aeroporto di Berlin Schoenefeld, degli amici sono venuti a prenderci e ci hanno direttamente portate in ostello, ma il mio istinto da blogger un po’ sopito ha visto che numerose linee di metro conducono agevolmente al centro città,quindi non temete se non avete il vostro taxi personale!
ATTENZIONE: l’itinerario che vi propongo lo avevamo elaborato settimane prima consultato un libriccino particolarmente strutturato e che propone 4 itinerari “intelligenti” a seconda delle zone della città.
Dopo essersi sistemate e riposate un attimino (si sono fatte le 17:30 tra una cosa e l’altra), il nostro piano di azione è passeggiare tra Check point Charlie,
Potsdamer Platz
Edifici in Potsdamer Platz
Memoriale dell’Olocausto
e Porta di Brandeburgo.
Era Settembre,le giornate cominciavano ad accorciarsi quindi non potevamo subito lanciarci dentro a qualche museo!
Non vi farò uno sbrodolone di storia circa l’importanza di queste strutture, mi limiterò a dire che l’impatto è stato realmente toccante. Soprattutto vedere inserita tanta modernità in monumenti storici che ricordano un passato di grande dolore e sofferenza!
Abbiamo camminato talmente tanto da perdere la cognizione del tempo,tant’è che al ritorno abbiamo dovuto prendere la U-Bahn,la nostra metropolitana, e non è stato così agevole pur essendo io abbastanza navigata con il tedesco…ma anche questa volta siamo sopravvissute! Probabilmente è stato anche grazie alla mappa della mia super guida cartacea (se non c’è campo si rimane in braghe di tela) che ci ha salvate.
particolare in dotazione alla guida in italiano
Il secondo giorno di norma è quello più intenso, abbiamo infatti programmato di visitare la Museumsinsel dedicandoci alla Alte Nationalgalerie ed al Neues Museum (era un 50 e 50 per inserire pure il Pergamum, ancora abbiamo la Porta di Babilonia sul groppone,e qui mi taccio). La Germania,come molti altri stati europei tutela molto i giovani e gli studenti, abbiamo infatti beneficiato di biglietti agevolati (vi consiglio caldamente la carta dei Musei a 18 euro, che vi consente di risparmiare un bel po’ rispetto ad acquistare i singoli biglietti).
Dopo una bella scorpacciata di arte e cultura abbiamo ripreso il cammino e la nostra intenzione è quella di andare a pranzare al Tiergarten, senza dubbio il parco più grande di tutta Berlino, estremamente centrale ed a due passi da tutte le attrazioni più turistiche!
Prima di arrivarci però,nonostante Instagram non fosse ancora il nostro pane quotidiano, siamo andate a scattare qualche foto al maestoso Berliner Dom
Veduta dal retro
e di fronte al Reichstag.
Avendo poco tempo a disposizione non lo abbiamo visitato, però so che è necessaria la prenotazione, dal momento che la visita è sempre guidata (e se volete rendere il tutto un po’ più challenging, scegliete la guida in inglese o in tedesco,ogni occasione è buona per arricchire il proprio vocabolario!)
Giunte al Parco siamo collassate, c’era un bellissimo sole e fare le lucertole è stato il nostro unico e principale obiettivo…ripromettendoci anche che al pomeriggio ci saremmo dedicate ad attività più ludiche come lo shopping in qualche centro commerciale, o anche più semplicemente osservare tutte le vetrine di negozi high high high cost nel Kurfuerstendamm!
Anche questa volta però la cultura inconsciamente ha preso il sopravvento perchè camminando camminando siamo finite di fronte al Berliner Mauer (In tutte le guide lo troverete come East Side Gallery)!
Siamo state estremamente fortunate perchè non c’era praticamente folla e quindi percorrerlo è stato molto più emozionante.A dispetto di quanto ora sia utilizzato quasi esclusivamente come sfondo per selfie o foto instagrammabili, è un elemento indissolubile di una città storicamente divisa tra morte e sopravvivenza; valicarlo significava perdere la vita…tutto era così diverso fino al 1989 (così mi raccontano sempre i miei genitori, delle immense differenze e di quanto anche a loro come semplici turisti incutesse timore il clima di terrore della Berlino Est).
Ragazzi,si è ormai fatta sera ed abbiamo parecchia fame, un bratwurst al volo, una birretta (sì ancora non sapevo che il glutine per me era un veleno silenzioso) e poi a casetta a riposarci per l’ultima giornata!
Siamo ormai giunti al terzo ed ultimo giorno ed il programma prevede di andare a visitare la Siegessaule (Colonna della Vittoria)
e poi passeggiare per la “Nuova Berlino” e quindi tutta la zona attorno ad Alexander Platz e la Fernsehturm.
Personalmente ho notato una differenza abissale tra le due “parti” della città,soprattutto nelle strutture edilizie, ma anche nelle persone,come se certe convenzioni del passato non fossero mai cambiate!
C’è anche da aggiungere che io non sono salita sulla torre della televisione perchè sono una fifona,soffro di vertigini e quindi ho preferito attendere giù e farmi un giro di quasi 1 ora da Primark (avevo 20 anni non giudicatemi). Pagare 13 euro per salire e soffrire per tutto il giro panoramico non mi sembrava l’opzione più lungimirante.
Non vi preoccupate,nonostante ci siamo immerse nella cultura tedesca,in realtà anche qualche pazzia l’abbiamo fatta, oltre ad assaggiare ogni tipo di birra immaginabile,sempre con coscienza….c’è chi si tatua un’immagine,un ricordo,una scritta,ecco, le mie amiche si sono fatte un piercing all’orecchio proprio prima di partire per il viaggio di ritorno (mamme,avevamo 20 anni,non giudicateci parte 2,ci siamo assicurate che fosse tutto a norma e sterilizzato adeguatamente!)
Facendo dei bilanci economici,purtroppo non mi sono annotata tutte le spese, ma senza dubbio ricordo che l’ostello lo avessimo pagato 25 euro a notte, e quindi estremamente economico! Per quanto riguarda tutte le altre uscite in realtà non posso dire che sia costata meno di una qualsiasi città italiana,come Firenze o Roma, quindi la definirei accessibile ma non economica in senso stretto!
E voi siete mai stati o avete in programma di andare a Berlino? Mi raccomando non fatevi problemi a farmi qualsiasi tipo di domanda,sarò ben felice di potervi essere aiuto!
Dopo un breve periodo di assenza (so che vi sono mancata, anche a me manca mettermi al pc ed iniziare a scrivere i miei eterni flussi di coscienza) oggi vi porto con me a ripercorrere le orme dell’ultimo viaggio che ho compiuto, a dicembre 2019! Non ero sola, mi ha accompagnato la mia grandissima Amica Sara…quindi questo articolo posso a tutti gli effetti dire che è stato scritto a 4 mani!
Bando alle ciance, cominciamo il nostro viaggio verso BUDAPEST!
COME E’ NATA LA SCELTA DELL’EST EUROPA?
In realtà è nato tutto molto per caso,in un giorno d’estate di fronte ad uno spritz (rigorosamente Aperol) quando chiacchierando ci siamo stupite del fatto di essere così tanto amiche e non aver mai fatto un viaggio insieme! Volevamo assaporare con i nostri occhi la cosiddetta “bomboniera d’Europa”,soprattutto io (Sara) ero spinta da un desiderio infantile di conoscere la città che la principessa Sissi tanto amava.Di fatto ci siamo subito suddivise i compiti, io su Booking alla ricerca di appartamenti e Sara su skyscanner a cercare voli convenienti e senza scali tipo “volerei da te da Milano fino ad Hong Kong,passando per Roma” e così fu!
COSA TI E’ PIACIUTO DI PIU’ DELLA CITTA’?
Ti rispondo così: l’intera Budapest! Aveva ragione la dolce principessa , è una città da favola. Uscite dalla metropolitana appena arrivate siamo capitate di fronte al Parlamento, è senza dubbio il monumento forse non più maestoso, ma che ci è più rimasto impresso di tutte le città che abbiamo visitato! Se fuori è elegante, dentro è reale (ad un certo punto Sara ha pure desiderato di diventare un politico ungherese).
E’ comunque difficile riassumere ciò che più mi è piaciuto (Vale), ma visto il periodo direi:
il panorama dal castello di Buda (assolutamente consigliata la salita a piedi)
AVETE AVUTO DIFFICOLTA’ NELLA COMUNICAZIONE?
Qui io e Sara abbiamo pareri contrastanti: pur sapendo che non tutto il mondo è paese, è noto che gli Ungheresi non siano delle cime nella lingua inglese. Ma se questo è un aspetto che assolutamente giustifico nelle persone adulte/anziane, lo capisco un po’ meno nei giovani, con cui veramente è stata un’impresa avere un contatto verbale. Effettivamente Sara è più più politically correct e va di comunicazione gestuale!
Ricordiamo però con tanta simpatia la guida all’interno del Parlamento che parlava un ottimo italiano con cadenza siberiana che faceva veramente troppo ridere!
Però sì ecco, di tre giorni che siamo state lì, forse solo una credo di aver capito che cosa mi abbiano rifilato da mangiare…perchè anche i menù generalmente sono tutti in lingua locale, a meno che dopo tanti sforzi non vengano mossi a pietà ed i camerieri ti portino il menù internazionale
Grazie al cielo il nostro host parlava squisitamente e quindi nei millemila indizi che ci ha lasciato di fronte a casa per trovare le chiavi (erano le 19 ed un freddo becco, pure i neuroni si erano congelati) non ci siamo smarrite.
CON CHE MEZZO CI CONSIGLIERESTE DI SPOSTARCI?
Allora, dall’aeroporto sino alla città c’è un ottimo servizio di 2 linee di autobus 100E e 200E a 900HUF,poco meno di 3 euro (che se riuscite a prendere i biglietti alle macchinette al primo colpo meritate una medaglia ad honorem). Poi a seconda del vostro alloggio potete optare o per la metropolitana o se ne avete la possibilità noi suggeriamo di spostarsi a piedi. La metro è senza dubbio pratica, molto economica (o almeno per noi è stato così),ben organizzata..molto simile a quella di Londra per intendersi..ma passeggiare, perdendosi il più delle volte (grazie GoogleMaps) non ha veramente prezzo e permette di sfruttare ancora meglio il purtroppo sempre poco tempo che si ha a disposizione….oddio io (Sara) mi sono lamentata ogni 5 minuti, ma sono un caso disperato perciò poco attendibile.
E’ UNA CITTA’ SOSTENIBILE DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO?
Sì, assolutamente sì. Per portarvi degli esempi tangibili, il nostro appartamento si trovava esattamente a 100m dal Parlamento,e a circa 400m dal celebre Ponte delle Catene, quindi in pieno centro, e di 3 notti in totale abbiamo speso 112 euro, ed era estremamente confortevole (tant’è che mi son chiesta per 3 giorni dove stesse la fregatura, non l’ho trovata). I musei per le persone al di sotto dei 26 anni costano tutti la metà, il che non va assolutamente dato per scontato. Da ultimo il cibo, ecco noi consigliamo vivamente di provare la cucina del posto, perchè di locali carini ce ne sono ovunque (sul mio profilo Instagram li ho annotati tutti,nel caso foste interessati), i piatti sono ricchi,gustosi e veramente a buon prezzo. Non fatevi ingannare da tutto ciò che imita la cucina italiana perchè pur apprezzando la buona volontà,ognuno è necessario che giochi bene le proprie carte. Se siete lì poi durante il periodo natalizio non perdete l’occasione di cenare con alcuni prodotti tipici e ricordatevi che in una bancarella che vende SOLO strudel, non potete limitarvi a chiedere “a piece of strudel please” (altro aneddoto molto divertente)
SULLA BASE DELLA TUA ESPERIENZA, C’E’ QUALCOSA CHE NON CONSIGLIERESTI?
Della città promuoviamo tutto, dal punto di vista strettamente organizzativo vi consigliamo caldamente di non mettere MAI i documenti nelle tasche posteriori dei pantaloni, se non volete perdere dieci anni di vita come me (Vale), dopo averli smarriti in aeroporto a mezz’ora dall’imbarco! Un angelo viaggiatore poi mi ha salvato e siamo riusciti a ritrovarlo (ragione per cui sono poco politically correct nei confronti di chi mi ha sganasciato in faccia (la security) nonostante fossi disperata e provassi a comunicare in lingua fluente senza essere compresa)
Fanciulli,spero che il nostro viaggio vi sia piaciuti, che gli spunti possano esservi di aiuto! e ci si becca al prossimo tour!
Da quando ho deciso di aprire il mio piccolo blog, uno dei primi obiettivi che mi sono posta in assoluto è stato quello di non chiudermi nel mio mini mondo, ma di condividere quante più esperienze possibile anche per ricevere tanti,tantissimi consigli da chi è “socialmente” più grande di me .
Ed in pochi mesi mi sono resa conto di quanto meraviglioso sia il mondo dei viaggiatori, fatto di entusiasmo, vitalità, gioia, intraprendenza, e ricco di tantissimi progetti, che ci mettono a contatto e pur essendo lontani ci spronano a stringere rapporti virtuali solidi e su cui si può sempre contare!
Oggi cari lettori vi voglio parlare di un’iniziativa speciale, proposta da Simona. Vi chiederete, chi è Simona? In una giornata di relax dallo studio mi sono imbattuta nel suo profilo instagram, ed in una story stava raccogliendo quanti più travel bloggers possibile per promuovere il turismo a km0. A quel punto mi sono chiesta: io, ragazza super timida che fino ad allora non interagiva particolarmente perchè piuttosto intimidita dai social networks, perchè non provare a lanciarsi in questo progetto e dare il proprio contributo raccontando a mio modo i propri luoghi del cuore?
Neanche sto a dirvi quanto fossi agitata, mi è presa un’ansia pazzesca perchè già sentivo la pressione di voler scrivere un articolo “all’altezza”… mi sono detta “Vale non sei in grado di fare più di 2 stories perchè hai paura di essere invadente, non vuoi scadere nell’acchiappa followers”. Poi mi sono ricordata del reale motivo per cui abbia aperto la pagina, per essere completamente me stessa, per dare sfogo ad una valvola tenuta sopita per lungo tempo, l’amore per i viaggi e per la scrittura.. insomma,ero un po’ in uno stato di angoscia adolescenziale (che mi fa sempre piacere perchè vuol dire che conservo in toto la giovinezza anche se sento il peso di 23 anni di onorata saggezza)
ma thanks God tutto questo turbinio di angosce è subito svanito quando Simona mi ha contattata e mi ha spiegato l’obiettivo della nostra collaborazione: cercare di portare i nostri lettori nelle 20 regioni italiane,cercando di dare un taglio personale, portarvi in luoghi sconosciuti,magici,carichi di emozioni e talvolta non alla portata di Google o TripAdvisor.
Il nostro viaggio è cominciato da un paio di settimane, siamo stati in Toscana,nel Lazio (sapevate che Palazzo Farnese si trova in provincia di Viterbo?), in Piemonte , nel mio Veneto… e vi posso garantire che io mi sono già segnata nei miei must visit tutti questi consigli, vi consiglio caldamente di andare a curiosare ed annotarveli! Perchè si sa, chi ben comincia è a metà dell’opera, e ragazzi miei c’è una macchina organizzativa dietro che ne vedrete delle belle !!
Bentornati al consueto appuntamento con il CHEAP FRIDAY con VOI! A grande richiesta oggi ci catapultiamo in Olanda, in una delle capitali europee che forse mi ha più rapito il cuore…e non solo a me, ma anche alle due guest star di oggi, grandi viaggiatrici e grandi amiche Irene e Camilla! Ma non cincischiamo…buona lettura!!
Ragazze,ditemi un po’, QUANTI GIORNI SUFFICIENTI A VISITARE LA CITTÀ? Tre giorni completi per visitarla, concedendovi lo sfizio di passare a anche a Zaanse Schans che è il paesino dei mulini a vento (concordo ampiamente,pure io in tre giorni me la sono girata in lungo ed in largo)
LE 3 COSE CHE NON SI PUÒ NON VEDERE 1. Museo di Van Gogh ed il Rijikmuseum (ok anche io ci sono stata e da amante sfegatata dell’Impressionismo, consiglio caldamente anche anche agli allergici all’arte di darci una chance!)
2. La Casa di Anna Frank! Anche questo è un must see della città, è un must anche ricordarsi di prenotare, la fila è generalmente una delle cose che si ricorda maggiormente.
3. Giro in battello tra i canali della città, ancora più magico se fatto al tramonto. Il giro in battello ti da un’altra prospettiva molto suggestiva. Un altro consiglio che mi sento di dare è di non visitare solo Amsterdam ma di uscire e visitare dei paesi limitrofi in modo da esplorare la vera Olanda.
CIBI TIPICI DA PROVARE Il pesce! Abbiamo mangiato molto salmone e molte molte sardine. Per i golosi come me, un must sono gli Stroopwafel che sono i tipici biscotti olandesi. Da ultimo, le patatine fritte veramente tipiche e buonissime (Io quando ancora facevo parte del girone dei food lovers ho un grande ricordo del “fast food” Febo, ci ha salvato in più di un’occasione)
CON CHE MEZZO CI CONSIGLIERESTI DI SPOSTARCI? Noi abbiamo alloggiato in un B&B fuori dalla città perché molto più economico (anche io, precisamente lo StayOkay Amsterdam Zeeburg, veramente ottimo per rapporto qualità prezzo) . Quindi utilizzavano l’autobus per raggiungere il centro città dal piccolo paesino dove alloggiavano. Una volta in città non abbiamo mai preso un mezzo di trasporto perché se si vuole visitare veramente la città bisogna spostarsi a piedi. Quindi io sconsiglio sempre l’uso dei mezzi di trasporto.
È UNA CITTÀ SOSTENIBILE DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO? Amsterdam, come tutte le città del nord Europa è abbastanza costosa in tutto e per tutto: volo, pernottamento e cibo. Quindi, se state cercando una meta cheap è meglio se vi direzionate o vostri viaggi verso l’est Europa. (e qui spoiler fuoricampo, arriverà il CHEAP FRIDAY anche su Budapest sì curiosoni)
PUNTI DI DEBOLEZZA? È una città molto cara. I trasporti pubblici non molto frequenti e non in orario. (Io sono stata quasi investita da una bicicletta, vi prego abbiate la vista a 360°)
CI RITORNERESTI? Assolutamente si! L’ho visitata più di qualche anno fa con la mia famiglia. La rivisiterei volentieri con gli amici in modo da vedere la città da un’altra prospettiva. (io l’ho visitata con gli amici, quindi abbiamo dato anche spazio alla vita del luogo tra quartiere e luci rosse e toccata e fuga nei coffee shop segnalati da trip advisor, personalmente li ho trovati troppo acchiappa turisti e fanno perdere la magia della città… Ci ritornerò assolutamente)
Siete pronti per viaggiare ancora una volta con il CHEAP FRIDAY? Che domande, se vi siete imbattuti nel mio articolo certamente voglia di un po’ di svago…e perchè non andare a Copenhagen? Ci tengo intanto a ringraziare Sara per avermi aiutato fornendomi tanti consigli da ormai esperta danese… ma cominciamo! Buona lettura!
Allora Sara, GIORNI SUFFICIENTI A VISITARE LA CITTÀ? Copenhagen centro si può tranquillamente visitare in 4 giornate. Se si vuole godere anche di alcune attrazioni e paesaggi o musei che si trovano a un’oretta dal centro, allora occorrerebbero altre 2 giornate.
3 MUST SEE CHE CI PROPONI : – Parco Tivoli, storico parco di divertimenti situato nel cuore della città
– Nyhavn, il porto storico con i tipici edifici colorati
– Christiania, quartiere semi autogovernato di Copenhagen, un luogo dove hippies e anarchici convivono tra attività semi legali, murales, Jazz e natura.
CON QUALI MEZZI CI CONSIGLIERESTI DI SPOSTARCI? Assolutamente consigliato di spostarsi in bici! Pedalare è il modo più adatto per conoscere davvero ogni angolo della città come un vero danese. Le piste ciclabili e i parcheggi per le bici sono ovunque e ci sono varie possibilità per affittare una bici a buon prezzo. Anche lo spostarsi con i mezzi all’interno della città non è tanto più dispendioso che in Italia, ma la bici resta il metodo più consigliato.
È UNA CITTÀ SOSTENIBILE DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO? Copenhagen non è certo tra le mete più accessibili in Europa. I musei costano come in Italia, idem per la spesa nei discounts come Lidl, Rema 1000 e Netto. Il problema economico sorge quando si tratta di andare a cena fuori o bere un cocktail perché tutto costerà in media quasi il doppio che in Italia. Ad esempio, lo spritz è da evitare se non vorrete spendere 10-12 €, un cappuccino non costa mai meno di 4,50 €, quindi una semplice colazione al bar croissant e cappuccino si aggira attorno al 9-10 €.
COM’È VIVERE CON I DANESI? I danesi sono persone molto cordiali ed educate. Ad esempio, difficoltà da turisti se sapete parlare l’inglese non ne avrete, perché tutti sanno rispondervi e sono disponibili a darvi indicazioni. Sono un popolo molto civile che ci tiene alle regole e al bene della comunità. Raramente vedrete un danese attraversare col rosso o suonare il clacson, ad esempio. D’altro canto sono anche un popolo molto tranquillo, quindi c’è un luogo ed un giorno adatto ad ogni cosa: festa e baldoria per le strade e nei locali li vedrete solo nei weekend, perché nel resto dei giorni si lavora o studia, quindi il centro città la sera è deserto e attorno alle 21 i ristoranti chiudono le cucine. I danesi sono, inoltre, molto fieri delle loro tradizioni, della loro cultura e della loro lingua, quindi se parli danese o stai provando ad imparare, 3 punti in più per te!!
PUNTI DI DEBOLEZZA? Come città in cui vivere, davvero pochi, se non la difficile ricerca di una casa ed il lungo inverno. Come città turistica quasi esclusivamente il prezzo più elevato rispetto all’Italia, ma anche la lingua se non capite l’Inglese. Inoltre, non vi aspettate di venire qui e trovare un’ampia scelta di piatti della cucina danese perché a parte qualche dolce come le Kanelsnegle e lo smørrebrød (sandwich aperto), non troverete molto altro di tipico del luogo.
ED IL METEO? Copenhagen è molto ventosa: il vento è una costante di ogni stagione dell’anno e in alcune giornate vi impedirà persino di pedalare mentre siete in bici, tanto forti sono le folate. Inoltre l’inverno (temperature attorno ai 3 gradi) inizia ad Ottobre e si prolunga fino ad Aprile inoltrato. Raramente nevica, ma in inverno spesso pioviggina ed il sole potreste non vederlo per settimane. L’estate calda, tanto da tuffarsi nei canali o nell’oceano, si prolunga massimo per un mese l’anno (se fortunati).
Se sei un instancabile viaggiatore e ami scoprire luoghi nuovi e misteriosi, allora un viaggio in Perù è quello che fa per te. Dalla Foresta Amazzonica agli ancestrali sentieri Inca, dalle sensazionali Montagne Arcobaleno alle maestose Gocta Waterfalls, ecco a voi i luoghi più sensazionali del Perù: I segreti della Foresta Amazzonica
Se decidi di partire per il Perù, non puoi non intraprendere un’avventura all’interno del “polmone del mondo”: la Foresta Amazzonica. I sentieri che si dipanano all’interno di essa sono numerosi e fanno parte principalmente di tre regioni: il Parco Nazionale di Manu, la Riserva Naturale di Pacaya Samiria e quella di Tambopata.
Il primo è il più esteso dei tre e ricopre un’area di 17.162 km2 ed ospita oltre 1.000 diverse specie di uccelli, 300 di mammiferi e rettili e oltre 15.000 specie di piante. Ocelot, pappagalli ara, giaguari peruviani, bradipi, tapiri brasiliani, numerose specie di scimmie, rane coloratissime e velenosissime, sono solo alcune delle creature che potrai trovare inoltrandoti nella fauna amazzonica. Potete scegliere se attraversare la foresta a piedi, percorrere i ponti sospesi tra gli alberi o navigare il Rio delle Amazzoni. Se invece volete cercare di avvistare i rarissimi delfini di acqua dolce dal particolare color rosa, dovete spingervi fino ad Iquitos, località da cui partono diversi tour che percorrono parte del Rio delle Amazzoni su un’imbarcazione. Se sarete fortunati, oltre ad avvistare i magnifici e amichevoli delfini rosa, potrete scovare alcuni tra i pesci più aggressivi al mondo, come i caimani ed i piranha.
Machu Picchu e i sentieri degli Inca
Annoverata tra le sette meraviglie del mondo moderno, Macchu Picchu si trova a 4200 m di altitudine ed è una delle poche città inca ad essere arrivate fino a noi in maniera quasi intatta. I colonizzatori spagnoli, infatti, non fecero mai propria questa perla delle Ande. Ma come arrivare a Macchu Picchu? Per prima cosa bisogna prenotare l’entrata con molti mesi di anticipo, il numero massimo di persone che giornalmente possono visitarla è infatti di 500 viaggiatori. Questa restrizione serve a salvaguardare il sito archeologico, negli anni consumato dalla mole di visitatori che la raggiungono. La strada per arrivare alla vetta prende il nome di Inca Trail, un’avvincente scalata in mezzo alle rovine delle antiche città inca. Nonostante il percorso non sia tra i più impervi e faticosi del Perù, non è da sottovalutare, quindi se volete partire per un viaggio alla scoperta di questo luogo remoto, cominciate ad allenarvi! Si parte da Cusco, a 3399 m di altitudine e si cammina attraverso le montagne andine per 4 giorni, fino ad arrivare, all’alba del quarto giorno di scalata, a Macchu Picchu. Lo spettacolo che si aprirà davanti ai vostri occhi vi ripagherà di tutta la fatica fatta!
Montagne Arcobaleno più colorate di una tavolozza
Sempre partendo da Cusco si può giungere, dopo circa 4 ore di bus, al sentiero che porta alle famosissime Montagne Arcobaleno.
“Scoperte” solo nel 2015 quando, a causa del surriscaldamento globale, la neve perenne che le ricopriva si sciolse. Il percorso che da Vinicunca porta alla cima del sentiero, non trova pendii troppo scoscesi e difficili, ma le altitudini che si raggiungono, dai 4.000 ai 5.200 metri, necessitano di una preparazione adeguata. Una volta arrivati in cima, si apre davanti agli occhi una vista mozzafiato sul paesaggio circostante, in particolare su tutta la Red Valley, che, come suggerisce il nome, ha un color rosso acceso che delizia i viaggiatori di tutto il mondo.
Gocta Waterfalls, 771 metri di altezza e bellezza
Nella valle di Utcabamba, si trovano le cascate più seggestive dell’intero Perù: le Gotca Waterfalls, che con i loro 771 metri d’altezza, regalano un paesaggio mozzafiato. Non segnate sulla mappa fino al 2002, sono state scoperte da un economista tedesco che per caso le trovò durante un’escursione e dal 2006 in poi, sono diventate meta di molti turisti internazionali, che ogni anno giungono sul luogo per vedere una delle cascate più imponenti dell’intero pianeta.
Oggi ospito per la prima volta sul mio blog i racconti di Rolling Pandas,spero possiate trarre ispirazione per tanti bei viaggi e perché no anche per darci qualche spunto… Buona lettura!!
Partendo da Ovest, solcando la Ring Road verso Est, ti porteremo alla scoperta di escursioni in Islanda che non potrai perderti!
Whale watching, trekking, escursioni sui ghiacciai nelle grotte ghiacciate, vedere l’aurora boreale, rilassarsi alle terme sono solo alcune delle migliaia di attività che puoi fare in Islanda.
Whale watching tour
Il posto più indicato per avvistare le balene è Snaefellsness, o anche detta “Islanda in miniatura”. Infatti, potrai avvistare queste creature marine al largo di Grundarfjörður in inverno e intorno ad Ólafsvík tra maggio e giugno.
Mettersi vestiti pesanti è la frase chiave per un whale watching tour. Al largo sul mare il vento tira forte e fa molto freddo, ma verrai ripagato dalla fantastica vista di cui potrai godere!
Dalla tua barca potrai scorgere anche il Kirkjufell che si staglia sul cielo e lo Snæfellsjökull, il ghiacciaio perenne dell’Islanda.
Relax alla SPA di Blue Lagoon
Formatasi nel 1976 dall’acqua in eccesso della centrale di Svartsengi, è stata a lungo considerata tossica, per cui nessuno si voleva gettare nelle sue acque calde. Un giorno un ragazzo con problemi di psoriasi, tale Valur Margeirsson, un ragazzo che soffriva di psoriasi, ha provato ad immergersi per cercare un rimedio al suo problema scoprendo le proprietà benefiche delle acque. Da quel momento in poi la Blue Lagoon è diventata sempre più famosa e orde di turisti hanno cominciato ad accorrere fino a diventare oggi uno dei posti più battuti dell’Islanda e sempre più di lusso.
Blu delle acque, nero della sabbia e verde scuro del muschio formano la palette di questa zona termale.
Snorkeling tra le placche continentali
Tra tutti i posti del mondo in cui puoi immergerti, sicuramente la faglia di Silfra è uno dei migliori, soprattutto perchè ti regalerà l’emozione di nuotare tra i continenti!
Le sue acque sono talmente pulite che permettono di vedere fino a oltre 100 metri di profondità, facendola entrare nei patrimoni dell’UNESCO.
Le temperature oscillano tra i 2 e i 4 gradi, quindi per fortuna che ti daranno una muta stagna prima di tuffarti!
Trekking al Parco Nazionale di Thingvellir
Dichiarato patrimonio dell’UNESCO, il Parco è un perfetto mix tra natura e storia. Infatti, è nato proprio qui il più antico parlamento al mondo in cui gli islandesi firmarono la loro indipendenza nel 1944.
Qui potrai vedere i 5 km della faglia di Almannagjà, il lago Thingvallavatn su cui affacciano le finestre della residenza di campagna del presidente islandese, la loggia della legg ein cui si riuniva il Parlamento, la cascata Öxaráfoss e tutta la natura che la circonda.
Guardare i geyser a Geysir
I geyser sono una delle attrazioni e delle escursioni più tipiche dell’Islanda.
L’Islanda è il Paese con la più alta presenza di geyser rispetto alla sua superficie, ecco perché la parola deriva proprio da Geysir, il geyser più antico del mondo.
Essi sono eruzioni enormi e intermittenti di acqua calda. Le bolle che nascono dal cratere fanno debordare l’acqua fino alla formazione di un’unica bolla che si gonfia fino a che non viene scoppiata dalla colonna di vapore che fuoriesce dal suolo.
Viaggio al centro della Terra
L’Islanda è un Paese appeso fra fuoco e ghiaccio, vulcani e ghiacciai. Ed è proprio solamente qui che puoi calarti nella camera magmatica di un vulcano, esperienza unica!
Il gigante in questione si chiama Thrihnukagigur, è inattivo da 4000 anni senza segni di ripresa. La sua camera è talmente grande da poter ospitare in tranquillità la statua della libertà!
Camminare su un ghiacciaio
Dopo il fuoco, è il momento del ghiaccio, ossia delle escursioni sui ghiacciai Vatnajökull e Langjökull.
Qui avrai la possibilità di sentire il ghiaccio sotto ai piedi mentre scali le pareti lucenti e gelide dei ghiacciai.
Queste escursioni assicurano divertimento e avventura, un’esperienza unica.
Spesso i ghiacciai sono ricoperti da cenere vecchia di anni e anni per l’attività dei vulcani.
Ma ci sono alcune cose necessarie: equipaggiamento corretto, conoscenze e guida alla mano, ramponi, piccozze, casco, imbracatura con moschettoni e corde.